La polizia di Seattle non aveva sospetti per il brutale delitto della cantante post-grunge Mia Zapata. Passò più di un decennio prima che gli scienziati forensi potessero usare le prove raccolte da un sagace patologo per identificare l'assassino.
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La donna sul retro del camion agitava le braccia e urlava. Pensavano stesse facendo qualcosa di pericoloso per il gusto di farlo. Ma quando trovarono una giacca vicino a una pozza di sangue, capirono che ciò che avevano visto non era una scorribanda.
Nel 2004, Rebecca Barney e il suo futuro ex marito Fred furono trovati colpiti a morte nella loro casa di Tulsa, in Oklahoma, che era stata data alle fiamme.
La videosorveglianza in un casinò seguì i movimenti di una giovane fino a poco prima della sua scomparsa.
Nel 2008, in Illinois i soccorsi giunsero in un incendio in un box e videro un uomo compresso sotto un camion.
Una ragazza viene trovata morta nel suo appartamento. Con poche prove sulla scena, il caso rimane irrisolto.
Quando due donne scomparvero e in seguito furono ritrovate brutalmente assassinate, la polizia si chiese se fossero vittime di un crimine d'odio.
La vittima fu violentata e pugnalata a morte sulla spiaggia. Vicino al corpo venne ritrovato un paio di scarpe da tennis maschili. La polizia era sicura che se avesse trovato l'uomo delle scarpe, avrebbe trovato anche chi aveva commesso il delitto.
Nel 2000, il capocantiere Darrell North fu trovato morto nel suo rimorchio a Ft. Vale, Texas. Quando gli inquirenti arrivarono, scoprirono che era stato accoltellato 46 volte, rivelando un rapporto personale tra la vittima e l'aggressore.
Un dottorando dell'Università Statale del Michigan scomparve e venne creduto morto. Con l'aiuto di un professore di scienze geologiche, la polizia sperava di trovare del "marcio" sul suo assassino.
La donna venne violentata, pugnalata più volte e lasciata morire. Quando qualcuno che coincideva con la descrizione si è praticamente costituito, la polizia era sicura di avere il suo uomo... finché le prove del DNA non hanno dimostrato il contrario.
La polizia di Seattle non aveva sospetti per il brutale delitto della cantante post-grunge Mia Zapata. Passò più di un decennio prima che gli scienziati forensi potessero usare le prove raccolte da un sagace patologo per identificare l'assassino.
Nel 2001, Ginger Hayes e suo figlio Nicholas furono rapiti durante un furto d'auto e il crimine fu denunciato da un testimone pochi minuti dopo l'accaduto.
Una bambina di sei anni è scappata e si è nascosta quando ha visto sua nonna picchiata a morte, ma l'uomo l'ha seguita, picchiata e aggredita. Ha detto che l'aggressore era suo zio, che è stato condannato. Anni dopo ha ritrattato la testimonianza.
Un triangolo amoroso diventato fatale sembra chiuso fino a quando la tecnologia non ne racconta la storia.
Nel 2003, Tiffany Rowell e tre dei suoi amici furono brutalmente assassinati nel loro ricco quartiere di Clear Lake, in Texas, e la scena del crimine fornì poche prove.
Uno scheletro umano venne scoperto nelle paludi della Carolina del Nord. Quando gli investigatori seppero che era morta da 18 mesi, capirono che sarebbe stato difficile scoprire chi fosse, tanto meno chi l'avesse uccisa.
La vittima è stata pugnalata più di trenta volte e la scena del crimine è piena del suo sangue. Vicino alla sua testa, la polizia scopre un caratteristico bottone con pezzi di filo ancora attaccati.
Il 12 maggio 1994, Crystal Perry fu brutalmente assassinata nella sua casa a Bridgton, nel Maine. Michael Hutchinson, 32 anni, fu dichiarato colpevole di omicidio.
La scena del delitto era piuttosto violenta: marito e moglie erano stati colpiti a morte in camera da letto.
Quando due donne scomparvero e in seguito furono ritrovate brutalmente assassinate, la polizia si chiese se fossero vittime di un crimine d'odio.
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